- Lunghezza
- 193.00 km
- Tempo
- 4 giorni 4 ore 40 minuti
- Numero di tappe
- 5
- Quota massima
- 2097 m
- Dislivello salita
- 4641 m
- Dislivello discesa
- 7905 m
- Difficoltà
- Escursionistico
- Indice itinerario
- Sì
Informazioni
Punto di partenza
COLLE DEL MONCENISIO
PLAN DES FONTAINETTE
LANSLEBOURG
Italia
Punto di arrivo
TORINO
PIAZZA CASTELLO
10100 TORINO TO
Italia
Come arrivare
Le tappe si sviluppano lungo il fondovalle e sono servite quasi per ogni comune dalle stazioni ferroviarie della linea SFM3 Torino Bardonecchia.
Possibilità di percorrere anche del tracciato ciclabile della Ciclovia Francigena tra Alpignano e Bussoleno. In corso di realizzazione fino a Novalesa la tappa conclusiva.
Servizio di autobus sino a Susa, Novalesa per il colle del Moncenisio, Oulx e Claviere per il colle del Monginevro, presenza di servizi ncc per raggiugnere i colli punti di partenza.
Le tappe si sviluppano lungo il fondovalle e sono servite quasi per ogni comune dalle stazioni ferroviarie della linea SFM3 Torino Bardonecchia.
Possibilità di percorrere anche del tracciato ciclabile della Ciclovia Francigena tra Alpignano e Bussoleno. In corso di realizzazione fino a Novalesa la tappa conclusiva.
Descrizione
A piedi, con solo una bisaccia e un lungo bastone dalla punta metallica o a dorso di mulo, perché a cavallo ci andavano solo i signori. Su ripidi sentieri di montagna e poi attraverso boschi e paludi talvolta insidiose, tra i borghi alla ricerca d’un giaciglio, di cibo, assistenza religiosa e anche cure se necessario.
Così viaggiarono nei secoli pellegrini, commercianti, i cavalieri, i diplomatici e le armate, scrittori e giovani del Gran Tour, sulla Via Francigena della Valle di Susa - fin dall’Età del Bronzo una delle aree privilegiate per il collegamento dell'Italia con l'oltralpe, e con nel Medioevo i pellegrini verso Roma e la Terra Santa o Santiago de Compostela, mossi dalla fede o da un grave peccato da espiare, valicavano i colli del Monginevro e del Moncenisio dai quali il percorso si snoda per oltre 170 km con due storiche varianti sino alle porte di Torino.
Già nel 333 d.C. il Colle del Monginevro era stato attraversato dall'anonimo pellegrino autore dell'Itinerarium burdigalense, ovvero la più antica descrizione di un itinerario di pellegrinaggio cristiano, per raggiungere Gerusalemme da Bordeaux: nel diario di viaggio vengono annotate con precisione le mansio e le statio della Valle di Susa, alcune delle quali oggi importanti siti archeologici
Ma è stato a partire dall’alto Medioevo che si afferma il ruolo di primo piano di questi percorsi, a testimonianza dell'antica radice dell'identità culturale europea. Ed è il Colle del Moncenisio a diventare uno dei punti nevralgici della scena politica europea: con la prima discesa in Italia di Carlo Magno, nel 773, per la Battaglia delle Chiuse contro i Longobardi e con il matrimonio della Comitissa Adelaide Manfredi con Oddone di Moriana-Savoia nel 1046, grazie al quale la dinastia sabauda entrò in Piemonte e quindi in Italia. L'afflusso intenso di genti lungo la Via Francigena produsse una circolazione di idee e un costante scambio di saperi, lingue e religiosità che contribuirono allo sviluppo in valle di una vivacità culturale senza confini: sorsero monasteri di notorietà internazionale come l'Abbazia di Novalesa e la Sacra di San Michele, luoghi di culto di dimensione più locale come la Cripta di Celle, cappelle e centri cittadini sedi di mercato o luoghi di transito e di pedaggio obbligati come Susa, Bussoleno, Avigliana e Oulx.
Lungo il percorso nacquero hospitali, xenodochia, locande e alberghi come l'Ospedale di Passo del Moncenisio (fondato tra 814 e 825 d.C.), le locande di Novalesa e Bussoleno o luoghi di assistenza come la Precettoria di Sant'Antonio di Ranverso, nota per le cure contro l'ergotismo. Castelli fortificati, caseforti, antiche chiese, palazzi e centri storici che contraddistinguono molti paesi valsusini quali Oulx, Chiomonte, Venaus, Novalesa, Susa, San Giorio, Villar Focchiardo, Vaie, Chianocco, Bussoleno, San Didero, Bruzolo, Borgone, S.Antonino, Condove, Caprie, Chiusa di San Michele, S.Ambrogio, Villar Dora, Almese, Avigliana, Caselette sono oggi testimonianza del capillare controllo territoriale esercitato inoltre dal potere signorile lungo la valle, legato proprio all'importanza economica e commerciale che l'itinerario assunse nel tempo.
Oggi i molti pellegrini ed escursionisti che attraversano la Via Francigena in Valle di Susa possono riassaporare ambienti che hanno conservato suggestioni autenticamente antiche e un mosaico culturale unico, plasmatosi nei secoli sulla vocazione di territorio di collegamento. Dove la presenza di beni di alto valore e significato storico riconosciuti come forti attrattori si integrano con le proposte naturalistiche, sportive e di cultura tradizionale offrendo ai visitatori molteplici opportunità di visita.
Periodo consigliato
Accessibile ai disabili
Parzialmente accessibile:
Tratto Villar Focchiardo - Avigliana: un percorso di fondovalle tra campi e centri storici medievali, reso ora più accessibile alle persone con disabilità dal progetto "Via Francigena for all". Nel tratto considerato dal progetto "Via Francigena for all", in poco più di 16 chilometri, tutti pianeggianti, si attraversano i borghi di Villar Focchiardo, Sant'Antonino di Susa, Vaie, Chiusa di San Michele, S.Ambrogio di Torino per giungere ad Avigliana: città dallo splendido centro storico medievale e dei due laghi.
Punti di appoggio
Possibilità di soggiorno presso strutture convenzionate con presentazione della credenziale del pellegrino https://www.viefrancigene.org/it/credenziali/
Punti di interesse
AVIGLIANA
Castello e Borgo medievale Il centro storico di Avigliana presenta un ricco patrimonio architettonico medievale sia civile che religioso. Il castello, fatto costruire tra gli anni 983 e 987 da Arduino Glabrione, marchese di Torino,
rimase per molti secoli la chiave della Val di Susa; venne distrutto dalle truppe francesi del maresciallo Catinat nel 1691.
CHIUSA SAN MICHELE
Ex cappella di San Giuseppe Recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce, inglobate all’interno della più recente cappella, quattro murature ad andamento rettilineo collegate da altrettante strutture curvilinee riconducibili a un piccolo fortilizio a quattro torri che presumibilmente faceva parte del celeberrimo sistema fortificato delle “Chiuse” realizzato nel IV-V secolo, successivamente utilizzato dai longobardi nel VIII secolo.
CONDOVE Castello del Conte Verde Il Castrum capriarum viene citato a partire dal XIII secolo come castello abbaziale dipendente dal monastero di San Giusto di Susa, ma è probabile che già in precedenza l’altura del castellazzo fosse munita di strutture difensive facenti parte delle clusae langobardorum.
NOVALESA Museo archeologico dell’Abbazia benedettina dei SS. Pietro e Andrea Presso il Museo Archeologico dell’Abbazia sono esposti reperti emersi nel corso degli scavi e delle indagini archeologiche compiuti tra il 1978 e il 2008. Collocato nell’area del portico del chiostro dei novizi e nell’antico refettorio abbaziale, raccoglie al proprio interno elementi lapidei, ceramici, vitrei e ad affresco datati dal I sec. d.C. fino all’epoca rinascimentale.
SANT’AMBROGIO DI TORINO
Borgo medievale Il borgo si sviluppa a partire dal secolo XI lungo l’antica Via di Francia assumendo il ruolo di polo amministrativo ed economico attraverso cui i monaci benedettini della Sacra gestivano i loro possedimenti. La via principale è protetta da una serie di torri dell’inizio del XIII secolo. Nella torre comunale l’affresco delle “dame danzanti”, con il suo tema profano, rappresenta un unicum nel panorama artistico duecentesco.
SUSA
Castello di Susa - Museo Civico Città di Susa Il castello di Adelaide ospita il percorso archeologico del praetorium romano scoperto durante gli ultimi interventi di restauro e apre al pubblico le sale che raccontano la storia di Susa e della sua Valle attraverso i secoli.
VAIE Museo Laboratorio della Preistoria Il museo laboratorio di archeologia e tecno archeologia presenta il lavoro e la vita delle comunità alpine nella preistoria. A disposizione del pubblico una sezione di museo tattile con ricostruzioni di manufatti ceramici, litici, in fibre animali e vegetali e materia dura animale (Paleolitico, Neolitico, Età dei metalli). Sul territorio: Percorso Archeologico con riparo sottoroccia (V e IV millennio a.C.) e
percorso “Natura e Preistoria” con ricostruzioni sperimentali in scala reale. Collaborazione con CAST Centro Archeologia Sperimentale Torino.
CONDOVE
Chiesa Romanica di San Rocco L’antica chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria del Prato, poi a San Pietro e infine a San Rocco con l’annesso cimitero, venne costruita probabilmente verso il XII secolo stando alle strutture murarie più antiche dell’aula e del campanile, dalle chiare forme romaniche. Da qualche anno la chiesa è diventata punto di riferimento per la vita culturale del paese, grazie al gruppo “Amici Chiesa di San Rocco”, che organizza visite, mostre pittoriche e concerti.
NOVALESA
Abbazia benedettina dei SS. Pietro e Andrea L’abbazia di Novalesa fu fondata nel 726 e fu uno dei fari della cultura in età carolingia. La cappella di Sant’Eldrado presenta uno splendido ciclo affrescato romanico, datato al 1095/96. Dal 2009 il complesso ospita anche il Museo Archeologico
SANT’AMBROGIO DI TORINO
Sacra di San Michele Imponente abbazia costruita tra il 983 e il 987, domina la cima del Monte Pirchiriano, all’imbocco della Valle di Susa. Custodita in origine dai monaci benedettini, dal 1836 è affidata ai padri Rosminiani. La storia, il valore spirituale e il paesaggio che la circondano hanno ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller Il nome della Rosa e rendono la Sacra una meta di richiamo per visitatori da tutta Europa
SUSA
Chiesa Cattedrale di San Giusto Fondata come Basilica nel 1027, divenne in seguito chiesa abbaziale di un monastero benedettino. Nel 1772 è diventata cattedrale della Diocesi di Susa. Sulle facciate esterne sono conservati alcuni affreschi di metà Quattrocento. L’edificio si sviluppa secondo un impianto a tre navate coperte da volte a crociera. In anni recenti è stata rinvenuta la cripta romanica sotto l’altare maggiore, per la quale sono in corso gli scavi archeologici per il recupero.
AVIGLIANA
Chiesa di San Pietro
La chiesa di San Pietro conserva diversi cicli di affreschi con una complessa e affascinante stratificazione databile tra l’XI e il XV secolo. Sono particolarmente importanti i cicli del catino absidale, opera trecentesca del Maestro di Tommaso d’Acaia.
AVIGLIANA
Chiesa di San Giovanni La chiesa fu costruita nel secolo XIV e successivamente ampliata. L’esterno presenta un campanile gotico e una facciata coeva, con portone decorato da statue, mentre all’interno vi sono numerosi dipinti, opera di Defendente Ferrari.
BUSSOLENO, Foresto
Cappella della Madonna delle Grazie La cappella, sita nella frazione Foresto, presenta sia all’interno che all’esterno una decorazione ad affresco con l’Annunciazione, la Pietà e Santi, realizzata nell’ultimo quarto del XV secolo e attribuita al tolosano Antoine de Lhonye.
ROSTA - BUTTIGLIERA ALTA
Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso La precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, sorta a fine XII secolo, è uno dei maggiori monumenti medievali in Piemonte. Il complesso ospita al suo interno i cicli affrescati nel Quattrocento da Giacomo Jaquerio e il monumentale polittico di Defendente Ferrari.
NOVALESA
Museo di arte religiosa alpina Il Museo di Arte Religiosa Alpina di Novalesa comprende la cappella del SS. Sacramento e la parrocchiale di Santo Stefano, che ospita dipinti delle scuole di Rubens, Caravaggio e Daniele da Volterra, oltre ad un dipinto di François Le Moyne e all’urna reliquiario di Sant’Eldrado, datata al XII secolo.
SAN GIORIO DI SUSA
Cappella di San Lorenzo (o del Conte) La cappella di San Lorenzo a San Giorio di Susa risale al 1328. L’interno ospita scene della vita di Cristo e San Lorenzo, la leggenda dei tre vivi e tre morti, santi; l’esterno San Cristoforo e l’Adorazione dei Magi.
SUSA
Museo Diocesano di Arte Sacra Il Museo Diocesano di Arte Sacra è la sede centrale e punto di coordinamento del Sistema Museale Diocesano di Susa. Le sue collezioni espongono opere d’arte datate tra il VI e il XIX secolo, appartenenti al Tesoro della Cattedrale di San Giusto, alla Chiesa del Ponte e a varie parrocchie della Diocesi.
AVIGLIANA
Chiesa di Santa Maria Maggiore in Borgo Vecchio L’antica chiesa di Santa Maria Maggiore di Avigliana espone una collezione di 50 statue di carattere religioso a grandezza naturale in gesso e bronzo dell’artista Elsa Veglio Turino (1921-1986).
ALMESE
Torre e ricetto di San Mauro
Il ricetto di San Mauro a Rivera era sede di castellania dell’abbazia di San Giusto di Susa. L’edificio, rimaneggiato e adibito a residenza agricola nel corso dei secoli, conserva ancora la torre e parte delle strutture originali, tra le quali il fossato e le mura merlate.
SAN DIDERO
Casaforte di San Didero La struttura merlata denominata Casaforte è un esempio di architettura medievale (sec XIV-XV) appartenuta ai Signori del luogo. Il cuore è costituito da un torrione quadrato affiancato da un alto muro con merli. Dal portone carraio si accede a un cortile interno prospiciente la facciata meridionale arricchita da due loggiati che ne identificano l’ingresso e il primo piano. Attorno alla torre vera e propria sono state integrate nel tempo strutture che ne hanno incrementato il potere abitativo tramite scale interne che collegano i vari piani. Nelle vicinanze è degna di nota la Chiesa Parrocchiale di San Didero.
BRUZOLO
Antica fucina A fianco della vecchia bealera- canale dei mulini, nella parte alta di Bruzolo, vicino a Pratosellero, sorge l‘antica fucina, una delle più vecchie presenti su tutto il territorio piemontese. Il primo documento che parla della “fucina” di Bruzolo risale al 1282. La fonderia dei feudatari rimase attiva fino al 1720. Passò alla famiglia Olivero nel 1797 che la gestì fino agli inizi degli anni ‘60. Acquisita dal Comune di Bruzolo è stata restaurata nel 2019
CHIANOCCO
Museo etnografico degli antichi mestieri Ospitato presso il Castello di Chianocco, presenta i mestieri tipici di un tempo. Nato da una installazione meccanizzata sulle attività della Chianocco del secolo scorso, è poi stato ampliato con una sezione sulla lavorazione della pietra nelle cave della Valle di Susa e una sezione con documentazione e ricostruzione della ferrovia Fell del Moncenisio.
CHIUSA SAN MICHELE
Museo etnografico ex latteria Il museo si prefigge di ricostruire, utilizzando strumenti, materiali e la memoria dei cittadini di Chiusa, gli ambienti della vita di un tempo attraverso l’allestimento di una cucina, una camera da letto ed un’aia, il centro intorno a cui ruotava tutta l’organizzazione del lavoro agricolo di un tempo.
NOVALESA
Museo “Vita montana in Val Cenischia”
Il Museo etnografico di Novalesa, posto a pochi passi dalla chiesa parrocchiale, racconta, attraverso gli strumenti di lavoro, le suppellettili e altri oggetti legati alla vita quotidiana, le vicende e le tradizioni antiche degli abitanti della Val Cenischia.
NOVALESA
Casa degli Affreschi
Antica locanda risalente al 1300 che presenta in facciata stemmi sabaudi e dei principi d’Europa, segno di una consuetudine ad ospitare personaggi di alto rango.
AVIGLIANA
Parco naturale Laghi di Avigliana Il parco comprende un territorio di circa 400 ettari, con i biotopi della zona umida dei Mareschi, dei bacini lacustri e della zona collinare. Il parco è da tempo attivo nella didattica con le scuole ed è dotato di percorsi appositi per portatori di handicap.
BUSSOLENO
Parco naturale Orsiera Rocciavré Il parco comprende la zona alpina dei monti Orsiera e Rocciavré, a cavallo tra le valli di Susa, Chisone e Sangone, oltre alle zone xeriche degli orridi di Foresto e Chianocco, con una flora e una fauna molto variegate.
Dettagli
Profilo altimetrico
Dati tecnici
- Codice
- VFV
- Classificazione
- Regionale
- ATL di riferimento
- ATL Turismo Torino e Provincia
- Logo infrastruttura
- Copertura cellulare
Buona
- Nazione
- Italia
- Regione
- Piemonte
- Provincia
- Torino
- Altre informazioni/Link
- Altro
- Interesse devozionale
- Sì
Questo itinerario è la caratteristica storica e viaria propria della Valle di Susa. Fin dal medioevo, il territorio valsusino è stato caratterizzato dalla presenza di numerosi enti monastici che ne hanno profondamente plasmato la cultura e la vita stessa. Accanto ai tre grandi monasteri benedettini (San Michele della Chiusa, San Giusto di Susa, SS. Pietro e Andrea di Novalesa) si collocano le presenze agostiniane della Prevostura di San Lorenzo d’Oulx e di Santa Maria del Moncenisio, quelle certosine a Montebenedetto e Banda, quelle francescane a Susa e Avigliana.
- Interesse storico
- Sì
La Valle di Susa è particolarmente ricca di cicli affrescati. Tali opere, molte delle quali sono state recentemente restaurate, risalgono per la maggior parte al XV e XVI secolo, ma non mancano cicli più antichi, come quelli dell’abbazia di Novalesa, che sono datati all’XI secolo. Spesso tali affreschi si trovano sulle pareti esterne delle cappelle campestri, immerse in suggestivi contesti naturalistici. Numerosi cicli sono anche custoditi all’interno degli edifici sacri e descrivono, intorno all’altare, la vita del Cristo o dei santi titolari, testimoniando l’esperienza religiosa passata di queste terre.
Molte le fortificazioni e i castelli lungo Via sorti per il controllo del territorio in epoca medioevale e per il controllo militare dei valichi in epoca moderna.
- Ultima data di aggiornamento
- 30/01/2025
Altre info
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