- Lunghezza
- 21.00 km
- Tempo
- 4 ore 50 minuti
- Tappa
- 2 / 5
- Quota massima
- 410 m
- Dislivello salita
- 328 m
- Dislivello discesa
- 384 m
- Difficoltà
- Turistico
- Indice itinerario
- No
Informazioni
Punto di partenza
CONDOVE CENTRO
VIA TORINO
10055 CONDOVE TO
Italia
Punto di arrivo
ALPIGNANO CENTRO
VIA ROMA / VIA I° MAGGIO
10091 ALPIGNANO TO
Italia
Come arrivare
Possibilità di percorrere anche del tracciato ciclabile della Ciclovia Francigena tra Alpignano e Bussoleno. In corso di realizzazione fino a Novalesa la tappa conclusiva
Le tappe si sviluppano lungo il fondovalle e sono servite quasi per ogni comune dalle stazioni ferroviarie della linea SFM3 Torino Bardonecchia.
Fermate Condove - Avigliana - Alpignano
Descrizione
TAPPA 02 B
Da Condove la carrozzabile arriva all’abitato di Caprie, il cui nome trae origine dal sovrastante monte Caprasio, raggiungibile con percorso escursionistico dalla frazione Celle e la grotta eremitica di San Giovanni Vincenzo, fondatore della Sacra di San Michele, e della Chiesa di Santa Maria Assunta, che presenta una cripta con affreschi del X sec. Il cammino principale prosegue sulla pista ciclabile affiancata al lungo rettilineo stradale che conduce alla frazione Novaretto: l’ottocentesca Parrocchiale dei SS. Rocco e Sebastiano offre un’interessante bicromia data dall’alternanza di bande nere e bianche, mentre internamente spicca la ricca struttura a cassettoni della navata centrale. Superate le ultime abitazioni di Novaretto, la strada diventa sterrata e costeggia la Collina della Seja. Per evitare la trafficata S.S. 24, un facile sentiero sale alla frazione Torre del Colle di Villar Dora, costruita nel 1289 per iniziativa di Amedeo V di Savoia allo scopo di difendere l’attraversamento della Dora Riparia: su questa dorsale, in una zona boscosa sorge la Cappella di San Pancrazio, affrescata con un ciclo pittorico di fine XV sec. Quindi il percorso scende e incrocia una via secondaria che conduce al centro storico del paese, dominato dal maestoso Castello Provana: frutto dell’unione di tre caseforti più antiche, a partire dal XIII sec. fu interessato da ampliamenti e rivisitazioni in chiave neogotica; poco distante sorge anche la Parrocchiale dei SS. Vincenzo e Anastasio, parzialmente ricostruita nel Seicento, con alcuni importanti arredi e tele da ricondurre alla committenza della famiglia Provana. Proseguendo lungo la strada principale si entra in Almese: l’insediamento di epoca romana è testimoniato dal ritrovamento in località Grange Rivera di una Villa, tra le più importanti residenze romane in Piemonte. Di grande interesse storico lungo il cammino è il Ricetto di San Mauro, risalente al XIV sec. sorto per difendere il preesistente edificio monastico, successivamente il campanile fu trasformato in torre, mentre il corpo principale divenne il mastio del nuovo castello, circondato da due cinte murarie e sfruttato come ricetto. Seguendo la pista ciclabile che attraversa la frazione Milanere si prosegue su una carrozzabile poco trafficata, costeggiando le pendici del monte Musinè sino all’ingresso di Caselette: a destra, su uno sperone roccioso, svetta il complesso del Castello di Camerletto, dipendente dall’Abbazia di Novalesa e costruito tra l’XI e il XII sec. con la funzione di grangia fortificata. Sulle pendici del Musinè, invece, il Santuario di Sant’Abaco testimonia un culto locale dalle radici antiche, riferibile al martirio e sviluppatosi intorno al V o VI sec. in seguito all’opera di evangelizzazione delle popolazioni della Valle di Susa, sino ad allora legate a riti pagani. La presenza di un asse viario di epoca romana è testimoniata, come ad Almese, da una villa rustica di età imperiale (I-IV sec.), situata in località Pian tra le cascine Malpensata e Forchetto; sul promontorio su cui si è sviluppato Caselette spicca inoltre il Castello Cays, forse trecentesco, più volte interessato da ampliamenti tra il XVII e XIX sec. Il cammino Francigeno prosegue verso Torino. A valle del Castello di Camerletto, presso la S.S. 24, una strada sterrata si inoltra nei pianeggianti campi e coltivi dell’area che fiancheggia la Dora Riparia: segnalata anche come ciclostrada, conduce con piacevole passeggiata al Ponte Vecchio di Alpignano, unendosi al percorso proveniente da Sant’Antonio di Ranverso, in direzione Collegno (tappa 4)
Periodo consigliato
Accessibile ai disabili
Punti di interesse
CONDOVE
CHIESA DI SAN ROCCO L’antica chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria del Prato, poi a San Pietro e infine a San Rocco con l’annesso cimitero, venne costruita probabilmente verso il XII secolo stando alle strutture murarie più antiche dell’aula e del campanile, dalle chiare forme romaniche. Da qualche anno la chiesa è diventata punto di riferimento per la vita culturale del paese, grazie al gruppo “Amici Chiesa di San Rocco”, che organizza visite, mostre pittoriche e concerti.
CASTRUM CAPRIARUM Il Castrum capriarum viene citato a partire dal XIII secolo come castello abbaziale dipendente dal monastero di San Giusto di Susa, ma è probabile che già in precedenza l’altura del castellazzo fosse munita di strutture difensive facenti parte delle clusae langobardorum.
Museo Valsusino della Resistenza - ANPI Condove Caprie La sede del Museo Valsusino della Resistenza-ANPI Condove Caprie, nei locali delle ex Officine Moncenisio, presenta una raccolta originale di reperti storici, cimeli, testimonianze fotografiche e grafiche donate da privati ed da istituzioni, sulla lotta di Resistenza al nazifascismo, ad opera delle Brigate partigiane, in valle di Susa. Il Museo presenta inoltre materiale fotografico sulle ex Officine Moncenisio nel periodo bellico e subito dopo la Liberazione, con l’arrivo delle forze alleate
Fucina Col Situata sul corso del canale di derivazione del torrente Gravio è attiva dalla fine del XVIII secolo. Di proprietà della famiglia Col dal 1879, ha prodotto per più di cento anni attrezzi in ferro per la comunità di Condove e non solo. Oggi, al suo interno, grazie all’impegnativa opera di conservazione e manutenzione, si possono visitare gli impianti, gli utensili, i macchi- nari, gli arnesi che testimoniano il duro lavoro del fabbro e la vita della sua famiglia.
VILLAR DORA Cappella di San Pancrazio In origine, al posto della cappella di San Pancrazio a Villar Dora, vi era un pilone votivo a pianta quadrata, ingrandito poi in un secondo tempo con l’aggiunta di un secondo ambien- te. Al suo interno è possibile ammirare alcuni affreschi del quattrocento e del cinquecento, raffiguranti la Vergine in trono con il Bambino e i Santi Giovanni Evangelista e Pancrazio
ALMESE Torre e ricetto di San Mauro Frazione Rivera Il ricetto di San Mauro a Rivera era sede di castellania dell’abbazia di San Giusto di Susa. L’edificio, rimaneggiato e adibito a residenza agricola nel corso dei secoli, conserva ancora la torre e parte delle strutture originali, tra le quali il fossato e le mura merlate.
Dettagli
Profilo altimetrico
Dati tecnici
- Codice
- VFV
- Classificazione
- Regionale
- ATL di riferimento
- ATL Turismo Torino e Provincia
- Logo infrastruttura
- Copertura cellulare
Buona
- Nazione
- Italia
- Regione
- Piemonte
- Provincia
- Torino
- Altre informazioni/Link
- Interesse devozionale
- Sì
Sulle pendici del Musinè, invece, il Santuario di Sant’Abaco testimonia un culto locale dalle radici antiche, riferibile al martirio e sviluppatosi intorno al V o VI sec. in seguito all’opera di evangelizzazione delle popolazioni della Valle di Susa, sino ad allora legate a riti pagani
- Interesse storico
- Sì
Lungo la Via Francigena dal Moncenisio fino a S.Ambrogio era il monastero di San Giusto di Susa a dominare il controllo della via attraverso chiese e decime, con alcuni specifici accordi in punti strategici delle vicine valli verso Torino. Il monastero fondato dal marchese di Torino nel 1029 rientra in seguito nella sfera di ampliamento del potere sabaudo a partire dal matrimonio della figlia, comitissa Adelaide, con Oddone di Savoia.
- Ultima data di aggiornamento
- 19/12/2024
Altre info
Strutture ricettive
Dal conte
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Cascina govean
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L'antico borgo
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CAPRIE (TO)
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1906
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