Dal centro di Macugnaga si attraversa il torrente Anza e si percorre la strada sterrata in sponda idrografica destra che passa dalla borgata Ronco e conduce a Isella. Da qui si imbocca il cosiddetto “Sentiero delle Slitte” che porta sul bel poggio di Motta e quindi a Quarazza e al lago delle Fate (1309 m). Dalla diga, proseguendo per una comoda strada fra larici e abeti, si raggiunge la località "Crocette", meglio nota come "Città Morta" che ospita testimonianze dell'antica lavorazione dell'oro (1460 m). Si percorre quindi un bosco di conifere e si incontra il bivio con il sentiero che sale a destra per il Colletto del Pizzo Nero (B39); si prosegue diritti in falsopiano fino al ponte sul torrente Quarazza pressi il "Prà di Lanti". Si passa sulla sponda opposta della valle, e, lasciata a sinistra l'Alpe Piana (1613 m), si inizia la lunga salita sulla mulattiera militare costruita alla fine degli anni '20 che con una serie di tornanti porta all'Alpe Schena (2005 m). Quindi in pendenza più dolce si raggiunge il bivacco Emiliano Lanti (a destra del sentiero) per riprendere la salita verso il Colle del Turlo (2738 m), storico collegamento fra Macugnaga e Alagna posto tra Corno Piglimò a sud e i Corni di Faller a nord. Si inizia a scendere sul versante valsesiano giungendo in breve ai laghetti del Turlo. La mulattieria continua a scendere quindi con ampi tornanti e, transitando non lontano dall’Alpe Grafenboden, porta all’Alpe. Faller (1984 m) in corrispondenza della quale si incontra il bivio con il sentiero 207c che a sinistra porta al Colle Piglimò.Si tiene la destra invece e si giunge all’Alpe Mittlentheil di qua (1943 m) dove si incontra il sentiero 207d che sale a destra all'Alpe Testanera e al Rifugio Barba-Ferrero all'Alpe Vigne. Si procede sulla militare ad ampi tornati e, lasciatosi a destra il bivio del percorso 207e diretto all'Alpe Kegno, si arriva al bivio che scende a destra (207f) all'Alpe Fum Bitz, alla Casa del Parco e al Rifugio Pastore all'Alpe Pile. Attraversato il Sesia si raggiunge in breve il Rifugio a quota 1575 m.