Da Bassura di Stroppo si scende a superare il Torrente Maira mediante un ponte di legno presso un vecchio mulino e si prende a sinistra salendo in diagonale con un ampia carrareccia . Lasciato a destra un bivio verso le borgata di Marmora si imbocca un sentiero che piega a sinistra e scende verso il fondo incassato del Rio del Mezzogiorno. Superato il guado si sale a tornanti sul versante opposto dentro la faggeta e si percorre un lungo traverso il leggera salita che taglia una serie di costoni e vallette poco incise fino a raggiungere il poggio erboso dove dove sorge la cappella della Madonna (1301 m), bel punto panoramico con vista sulla borgata di Camoglieres e la parrocchiale di Macra. Si continua in piano dirigendo ora verso nord e, lasciato a sinistra un bivio che scende verso il fondovalle Máira, si prosegue sul sentiero principale attraversando prima la Borgata Aramola, con molti edifici diroccati, e subito dopo la borgata Maurengo, interamente ristrutturata con una Cappella dedicata a San Bartolomeo. A breve distanza poco sopra Maurengo sorge la Borgata Palent dove si trova un servizio di ristoro, affittacamere e posto tappa. Superata la Cappella si procede entro un bosco misto di latifoglie tagliando a mezza costa l’intero impluvio della Comba di Aramola con un ampio sentiero. Valicato il rio sul versante idrografico destro si procede a mezza costa entro una fitta abetina e mediante una ripida rampa finale si giunge alla borgata Colletto (1414 m) con fontana e graziosa cappella dedicata a Sant’Anna. Da qui si percorre la borgata su di un sentiero erboso e si imbocca poi una comoda mulattieria che taglia il versante boscato fino alla sottostante borgata Serremorello (1307 m). Si continua a scendere intercettando un breve tratto di strada asfaltata e poi tornando su sentiero che prosegue ripido a brevi tornanti fino alla sottostante chiesa parrocchiale di Albaretto. Poco sotto il piazzale della chiesa si incontra una carrareccia inerbita (diretta a Borgata Garino) seguendo la quale con un breve traverso in discesa si giunge alle abitazioni di Chiatignano (1184 m). Ci si lascia la borgata a sinistra e al tornante della carrareccia sotto all’abitato si continua a destra lungo un mulattiera in piano nel bosco, si passa una casa abbandonata giungendo infine ad un poggio panoramico con pilone votivo. Da qui si imbocca un traverso in discesa e si inizia poi a scendere su sentiero dal fondo sconnesso con numerose svolte entro un ripido pallonetto tra pareti verticali in roccia fino alla borgata Sagna. Da qui su strada si attraversa un rio e si giunge a Borgata Combe. Ci si lascia a destra la diramazione per il Colle intesile, si passa accanto alla bella Cappella di San Martino e si attraversa il Bedale Intersile. Superata la frazione si percorre un breve tratto di strada asfaltata e si imbocca quindi un sentiero che prosegue in piano lungo il bosco tagliando le basse pendici del Monte Verme. Lungo il tragitto si incontrano due notevoli piloni affrescati e con una serie di saliscendi ci si ricollega alla strada nei pressi del ponte sul bedale Tibert. Superato il ponte si procede su mulattiera parallela e soprastante l’attuale strada asfaltata e si toccano quindi le borgate Rio e Mattalia. Si continua a percorrere la mulattiera che , taglia in alcuni punti la strada asfaltata e lasciata a destra Bassura e attraversata la Borgata Paschiero si raggiunge infine Borgata Chiesa con il posto tappa.