107ª edizione della classica corsa ciclistica d’autunno, lungo un tracciato sostanzialmente pianeggiante dalla partenza di Borgofranco d’Ivrea fino a poco dopo il passaggio sulla linea d’arrivo di Favria, dove inizia un circuito di 74 km.
Un finale inedito e tutto da scoprire, un epilogo tutt’altro che scontato, non solo per le caratteristiche del percorso ma anche perché le strade che si troveranno davanti saranno nuove un po’ per tutti, tranne magari agli atleti di casa.
Dei 152 km complessivi, i primi 80 sono totalmente pianeggianti, utili alla fuga della prima ora per prendere il largo e godersi la prima parte di corsa in avanscoperta. Una volta transitati una prima volta sotto lo striscione del traguardo, però, la quiete iniziale della gara solamente un lontano ricordo.
Dopo poco più di 10 km comincerà la prima salita, che da Castellamonte porta a Colleretto Castelnuovo (590 m), poco più di 6 km con un paio di tratti in cui la strada sale al 9-10%. A quel punto ci sarà spazio per rifiatare per circa 3,5 km fino a Borgiallo, dove si tornerà a salire per Faiallo: 5,9 km e punte al 13-14 % nella parte finale; la salita più dura è però quella che da Sparone porta ad Alpette (966 m): 4,7 km con una pendenza media che sfiora il 9%, destinata a mandare definitivamente in frantumi il gruppo e indicare in maniera chiara i possibili vincitori del GranPiemonte 2023.
Dopo la picchiata su Cuorgnè, ecco l’ultima fatica altimetrica: si salirà a Prascorsano in poco meno di 4 km, con tratti dolci alternati a improvvise impennate… chi avrà ancora le gambe per attaccare, dovrà per forza di cose farlo qua, la cima è a 16,5 km dall’arrivo!
Il terreno per potersi divertire c’è, eccome se c’è!