Partendo dal centro storico di Azzano, quota 204 s.l.m., proseguiamo per un Km verso il concentrico di Rocca d’Arazzo su cui domina Palazzo Cacherano, oggi sede comunale, e in passato sede della famiglia dei Signori Cacherano della Rocca. Accanto ad esso si trova un parco da cui si può vedere una splendida vista sulla vallata del Tanaro e sulla città di Asti che ha valso al paese il soprannome di “Balcone sul Tanaro”. Di notevole importanza sono inoltre la parrocchiale di Santo Stefano e Genesio e la chiesa di Santo Stefano e Santa Rita, originaria dell’anno 1000, e dalla quale si può avere un panorama che abbraccia tutte le Alpi. Proseguendo per circa 4 km, la strada divide l’area boscata da quella di fondovalle, lungo la piana del Tanaro, si arriva cosi al punto intermedio della seconda tappa, il Parco Naturale di Rocchetta Tanaro, gestito dall’Ente Parchi con sede nell’ostello regionale. Il Parco Naturale ha una grande rilevanza naturalistica sul territorio, già affermata e riconosciuta. Si estende per 123 ettari su altitudine compresa tra 110 – 123 m s.l.m.. Morfologicamente il territorio fa parte del complesso collinare costituito da sabbie gialle del Villafranchiano e perciò soggetto ad intensa attività erosiva. La superficie del parco è prevalentemente a bosco caratterizzato da querceto misto in cui dominano la rovere e la farnia. Di grande importanza naturalistica per la storia del bacino astigiano è stato lo studio della vegetazione distribuita nel parco. All’interno del parco il “Grande Faggio” rappresenta l’elemento arboreo di importante pregio storico – naturalistico, esemplare ultrasecolare di altezza superiore ai 25 m e con una chioma dal diametro di oltre 20 m, che funge da testimonianza vivente delle storiche faggete un tempo diffuse nell’ultimo periodo glaciale. Il punto di appoggio è rappresentato dall’ostello didattico Pacha Mama, ostello interno al parco e molto attivo dal punto di vista di eventi ricreativi e didattici. La seconda tappa si conclude quindi proseguendo l’itinerario lungo il sentiero che collega il Parco di Rocchetta Tanaro al comune di Belveglio. Proseguendo sul percorso dal parco verso Sud si sale leggermente di quota arrivando dopo solo 8,5 km a Belveglio. Il percorso presenta in gran parte le stesse caratteristiche paesaggistiche presenti nella tappa precedente. Il territorio di Belveglio risulta circondato dalle colline di vigneti e dalle aree boschive famose per la produzione di tartufi bianchi, tipici del Monferrato