Informazioni
Via Salita Alla Parrocchia 23
12070 Sale San Giovanni CN
Italia
II castello, dalle imponenti mura, domina sui campi e le colline del comune, in posizione strategica, difeso naturalmente per tre parti da scoscesi dirupi e, come molti altri castelli delle Langhe, se non esisteva già prima, sorse verso il ‘900 per opporsi alle depredazioni dei Saraceni.
Nel 1295 fu escluso dalla vendita della maggior parte dei beni dal Nano, Marchese di Ceva, ad Asti. Nel 1330 nel salone del feudatario furono promulgati gli statuti da Guglielmo V, marchese di Ceva e Signore di Sale. Nel 1415 durante la guerra fra Ludovico di Acaja e Amedeo VIII il maniero fu per metà abbattuto. L’ultimo Signore di Sale, Alberto, entrò nell’ordine dei Cappuccini e legò il castello per testamento. Nel 1605 fu acquistato per 9500 scudi d’oro da Gerolamo Germonio di Sale, a nome del suo avo Giovan Battista Germonio che ebbe così il titolo di Consignore di Sale, Priero e Castelnuovo. Al Battista successero lo stesso nipote e, a estinzione della linea maschile, nel 1684 la marchese Anna Maria Cristina deceduta nel 1715.
In seguito il Castello, con il feudo di Sale, passò al figlio Guglielmo, conte di Camerana e Gottasecca, il quale, a questi titoli, aggiunse quello di marchese di Sale e Castelnuovo, con il cognome Incisa-Germonio (in seguito la casata usò chiamarsi Incisa di Camerana), stabilendovi la sua residenza.
Nel 1820 fu restaurato, ampliato e traformato in villa dal Marchese Gaetano Incisa di Camerana.
Si segnalano la scala monumentale che conduce al piano superiore dove si trova lo splendido “Salone degli Alerami”, affrescato tra il 1820 e il 1846 con una serie di dodici immagini raffiguranti le gesta di Aleramo (marchese del Monferrato e capostipite di gran parte dei signori delle Langhe, tra i quali i Ceva e gli Incisa) e abbellito da un monumentale camino sul quale spiccano gli stemmi della casata.
Negli anni della guerra 1940-1945 e successivi il castello fu depredato.
Nel 1954 i marchesi Incisa di Camerana, vendettero il castelo all’Ospizio di Carità di Fossano che lo utilizzò per alcuni anni come luogo di villeggiatura e sede di corsi professionali estivi. In seguito il castello passò a vari proprietari privati.
Attualmente è in corso il risanamento conservativo ed il castello è parzialmente utilizzato come sede di mostre, concerti, eventi, ricevimenti.