Questo grande abete è radicato all'incirca a meta del tragitto del sentiero che sale alla Borgata Andorina dalla strada di fondovalle per Campiglia Soana. Il villaggio abbandonato di Andorina viene già citato in un documento del XIII° secolo e conserva i resti di un’elegante casa forte. L'esemplare, che svetta tra alberi imponenti per grandezza ed età appartenenti anche ad altre specie (faggi, abeti bianchi e larici), fa parte di una bandita storica ovvero un bosco che, per la sua specifica funzione di protezione diretta dell'abitato a valle, fu conservato e preservato dai tagli nel corso dei secoli. L'albero, di bell'aspetto e forma slanciata, ben rappresenta una specie che in Piemonte è maggiormente diffusa nella parte settentrionale della regione. E' l'albero di natale per antonomasia e, per questa ragione, è stato introdotto in parchi e giardini con funzione ornamentale; specie plastica e di rapida crescita, ma soggetta ad altrettanto rapido declino al di fuori degli areali di distribuzione caratteristici, in tali contesti può ben presto perdere la sua maestosità ed effetto estetico.