Il nuovo allestimento inaugurato nel 2021 si articola in tre sezioni.
Sezione storico-artistica: ospita testimonianze del territorio che coprono duemila anni di storia: le due epigrafi di epoca romana ritrovate sopra Usseglio lungo la via di transito con l’alta Savoia, l’altorilievo medievale di San Bernardo d’Aosta, due tele del ‘700 opera di Vittorio Amedeo Rapous, le opere di artisti che hanno operato in val di Viù, tra ‘800 e inizio ‘900, (Giuseppe Sauli d’Igliano, Domenico Buratti, Alberto Cibrario, Giovanni Piumati, Alberto Neuschuler) e una sala dedicata al pittore Cesare Ferro Milone di origini ussegliesi.
Sezione naturalistica: ospita la raccolta di animali alpini imbalsamati, distribuiti in tre sale dedicate agli ambienti naturali delle vette, del bosco e del fondovalle, con alcuni esemplari esotici provenienti dalle montagne del Canada e della Siberia. Inoltre, è esposta una raccolta di minerali della Valle.
Sezione delle tradizioni locali: l’allestimento racconta la vita fino a metà del secolo scorso delle persone native di Usseglio, tipico villaggio d’alta quota delle Alpi. Il racconto è idealmente condotto da Eufrosina, nativa di Usseglio (1912-1986), attraverso gli oggetti e le fotografie della vita quotidiana: l’ambiente domestico, gli attrezzi usati nella fienagione e nella lavorazione del latte, la scuola, i momenti di festa e il costume tradizionale, l’inizio dell’alpinismo, la religiosità. Questa sezione ospita anche la documentazione di due attività importanti per l’economia del luogo, quella delle miniere di ferro e cobalto, attive fine a fine ‘800, e quella delle centrali idroelettriche costruite negli anni ’30 del secolo scorso, che hanno limitato l’esodo delle persone a valle in cerca di lavoro.
Il percorso di visita propone approfondimenti tramite alcuni video, tra i quali due documentari girati a Usseglio da Ermanno Olmi negli anni ’50.