Il cantiere della chiesa di Santa Maria degli Angeli si apre nel 1742, sul confine opposto della villa antica prospiciente l’attuale piazza XX Settembre e sul lato meridionale del preesistente convento dei Minori Osservanti (gli stessi che la officiano), a Bra sin dal 1602. Il volume della chiesa, disegnato con ogni probabilità dall’ingegner Ronco, spicca per le sue proporzioni massicce, enfatizzate dalla forma ellittica posta di traverso rispetto all’asse stradale. L’aula per i fedeli è contornata da una corona di sei cappelle ed è coperta da una volta concentrica al perimetro della sala ma di minori dimensioni, nervata e scavata da profonde unghie. Purtroppo il vano, nonostante riproponga la doppia calotta per la cupola, con chiaro riferimento alle realizzazioni vittoniane, non risulta illuminato efficacemente in quanto cinque delle otto finestre progettate per l’attico sono murate. Dietro l’altare principale si apre un ampio coro voltato a pianta quadrata ad uso della comunità francescana. All’interno conserva dipinti di Luigi Morgari.