La chiesa quattrocentesca, situata nell'area industriale dell’Olivetti, faceva parte di un complesso monastico, passato nel 1612 ai Frati Minori Osservanti. Restaurata nel 1957 è notevole soprattutto in virtù del grande tramezzo interno affrescato con le “Storie della Vita e Passione di Cristo” da Giovanni Martino Spanzotti tra il 1485 e il 1490 circa. Il fine plasticismo e il notevole cromatismo fanno della piccola struttura della chiesa a navata unica un bene di assoluto valore artistico, nonostante la perdita del restante complesso conventuale e il non felice inserimento urbano odierno.