Dal rifugio escursionistico Pian Muné ci si dirige verso est scendendo a fianco della sciovia Vivaio, per imboccare la strada sterrata che conduce alla croce del Tournour. Oltrepassata una vasca di accumulo ai fini antincendio, la strada contorna l’intero versante attraversando una serie di avvallamenti, transita presso un approvvigionamento idrico, supera una piccola dorsale e prosegue oltre su terreno più aperto offrendo una bella visuale sulla prima metà di percorso appena effettuato. Si tralascia poco oltre la sterrata in discesa che, passando attraverso piccoli gruppi di baite disseminate lungo la dorsale (Gias Chiabré, Meire Preina, Saret, ecc…) conduce in fondo al vallone a monte della frazione Erasca di Paesana. Si continua in falsopiano sino a giungere in località Croce Tournour (1555 m ca - vertice trigonometrico), luogo in cui il panorama si apre a 360° sul maestoso gruppo del Monviso, sul fondovalle e sulla pianura saluzzese. Si resta sulla sterrata che prosegue in costante falsopiano tra piccoli gruppi di alberi ed ampie distese prative, sino ad affacciarsi sul versante oncinese dell’anello di Orizzonte Monviso, che in questo punto e per lungo tratto offre una vista eccellente sulle vette circostanti. Ci troviamo in località Rocca delle Formiche (1560 m ca.) dove, in corrispondenza di un bivio, si tralascia il ramo di sx – che percorre il versante opposto della dorsale da cui si è giunti e termina sotto la bastionata rocciosa che sorregge il suggestivo anfiteatro in cui sono posti i laghi Lauset - per proseguire sulla sterrata che inizia a scendere in modo costante e su fondo meno regolare lungo aperti pendii erbosi. Superato uno stretto tornante verso dx, la discesa prosegue gradevolmente tra fianchi di betulle, passando appena sopra le Meire del Giaset (1460 m circa - tralasciare diramazione a sx che scende alle baite) e più avanti sino ad un nuovo tornante verso sx. Dopo un centinaio di metri, si giunge ad un bivio: si lascia sulla dx la traccia che dirige verso la Rocca di Serra la Boula, per seguire quella di sx che in leggera salita fiancheggia una baita, ed in falsopiano raggiunge poco dopo un nuovo bivio. Tralasciando la sterrata che proviene da monte (Meire del Giaset) si prosegue in leggera discesa su campo sempre aperto, sino a raggiungere una zona maggiormente boscata a pendenza più sostenuta, caratterizzata dalla presenza di numerosi tornanti (10 in totale). Il tracciato, più tortuoso e dal fondo irregolare, presenta nel finale un paio di bivi: tralasciare il primo in leggera salita verso sx e il secondo appena sotto, pianeggiante, che conduce verso dx al bacino del Biatonnet e all’isolata chiesetta di Madonna della Neve. Mantenendo il tracciato principale si prosegue con direzione sud-ovest in leggera discesa, fiancheggiando costantemente a sx e per lungo tratto un canale coperto utilizzato a fini idroelettrici, sino a raggiungere il letto del Rio Frassaia ove è posta l’opera di presa (1260 m ca). Superato il ponte, la sterrata passa sul versante opposto, e con una serie di sali-scendi transita presso una zona dal fianco sx roccioso (loc. Meire di Pinfol). In leggera discesa si raggiunge ed attraversa il nucleo diruto di Ciapitur (1235 m ca), e mantenendo un andamento pressoché pianeggiante si arriva alla frazione Serre di Oncino, sbucando sul fianco della chiesa di Sant’Anna (1225m ca).