Una straordinaria raccolta di monumentali modelli originali in gesso dello scultore Giulio Monteverde; un materiale – il gesso – nel contempo fragile e resistente, provvisorio e originario; un museo affascinante, capace di svelare i segreti delle tecniche scultoree. Giulio Monteverde nacque a Bistagno l’8 ottobre del 1837. Studiò a Genova e si trasferì poi a Roma, dove pose le basi di un’intensa carriera costellata di prestigiose committenze, grandi successi e riconoscimenti internazionali. Morì a Roma il 3 ottobre del 1917, nutrendo il desiderio che a Genova potesse sorgere un museo dedicato alla propria carriera scultorea. I 25 modelli preparatori in gesso della Gipsoteca di Bistagno, assieme ad alcuni altri conservati presso la GAM di Genova-Nervi, provengono dall'atelier romano di Giulio Monteverde. Dopo la sua morte, nel 1919, vennero donati dalle figlie alla città di Genova, dove lo scultore aveva studiato tra 1857 e 1865. La Gipsoteca di Bistagno si è formata grazie a diverse donazioni e comodati da parte del Comune di Genova: dal 2001 è allestita secondo l'attuale criterio espositivo presso l'edificio che fu progettato nel 1881 dall'ingegner Giulio Leale per ospitare le scuole locali. Recentemente la Gipsoteca si è arricchita della serie didattica intitolata Il percorso del fare che illustra al visitatore i segreti delle tecniche scultoree tradizionali, seguendo i passaggi che portano dalla modellazione in argilla alla formatura in gesso e dal modello in gesso alle versioni definitive in marmo e in bronzo. Grande attenzione viene riservata agli aspetti educativi: presso il laboratorio didattico della Gipsoteca si svolge un fitto programma di attività pratiche e teoriche rivolte le scuole, anche in collaborazione con gli altri musei del territorio.