Proprio di fronte alla terrazza del Rifugio Garelli (1966 m) si stacca verso est un evidente sentiero che attraversa il ripiano prativo di Pian del Lupo. Il sentiero rimonta il vallone tra erba e roccette, tenendosi inizialmente sulla sinistra orografica, quindi costeggia una pietraia e poi si sposta verso sinistra. Dopo aver risalito un lungo dosso, il sentiero si sposta sulla destra orografica e serpeggia tra ondulati pendii prativi. Le numerose tracce, anche create dagli animali al pascolo, complicano un poco l'individuazione del percorso corretto: con alcune svolte, e senza eccessivi problemi, si guadagna comunque l'ampia e prativa insellatura di Porta Sestrera (o Passo di Lapassè, 2228 m, 0:50 ore dal Rifugio Garelli). Praticamente sul valico, si ignora la esile traccia che si dirama a sinistra verso il Lago delle Moie, e si incomincia la discesa sul versante della Valle Ellero. Anche in questo caso si perde quota tra arrotondati dossi prativi. Lasciata a destra una prima diramazione per il Colle del Pas, si continua a scendere guidati dai paletti segnavia, tenendosi a destra del profondo impluvio di un ruscelletto, finché ci si immette su un secondo sentiero diretto al Colle del Pas proveniente dal Rifugio Mondovì Havis De Giorgio. Lo si segue verso sinistra, traversando in diagonale pendii prativi, alti sulla conca del Lago Biecai. Dopo aver passato un piccolo rio, con una breve risalita si giunge ad una poco evidente biforcazione presso alcuni ruderi. Si trascura la traccia di sinistra per il Lago delle Moie e si prosegue innanzi. Si aggira ora a mezzacosta tutta la conca del Lago Biacai, toccando altri ruderi, e raggiungendo lo stretto passaggio noto come Porta Biecai (2004 m). Con serpentine via via più ampie, ci si cala abbastanza ripidi dalla bastionata rocciosa che chiude la conca del Lago Biecai e si entra nella valletta del Rio Ciappa. Con un lungo traverso in leggera discesa, sulla destra orografica della valletta, il sentiero taglia ora prati, ora tratti acquitrinosi (ma su fondo opportunamente selciato), ora macchie fitte di rododendri e altri arbusti. Aggirate le propaggini settentrionali di Punta Havis De Giorgio il sentiero inverte il senso di marcia e scende in pochi minuti al Rifugio Mondovì Havis De Giorgio (1755 m, 1:05 ore da Porta Sestrera).